lunedì 29 febbraio 2016

La borsa: articolo di Samuele Colantoni



Samuele Colantoni della IV E AFM  ha scritto un articolo che illustra la nostra ultima esperienza di classe, il trading di borsa, ovviamente simulato, e che spiega il funzionamento della Borsa Valori, illustrandone le caratteristiche e le dinamiche


Insieme alla nostra insegnante di Diritto e di Economia Politica abbiamo iniziato ad usare in laboratorio la Borsa Virtuale, uno strumento messo a disposizione dal sito ufficiale della Borsa Italiana, dove possiamo  creare il nostro Portafoglio Virtuale, possiamo simulare le operazioni di trading, monitorare i nostri investimenti reali ed entrare in gara con gli altri trader virtuali nella Classifica Generale, tutto questo attraverso un account gratuito che ci permette di esercitarci e farci un'idea di come funziona la Borsa ,dal virtuale al reale.





1.  Che cos'è la Borsa?
Con la parola Borsa Valori si indica il mercato regolamentato in cui avviene lo scambio di Azioni, tuttavia la parola Borsa intesa in termini finanziari comprende un insieme di meccanismi, dinamiche e processi che coinvolgono più settori e più soggetti attori o comparse che danno vita all’intero Mercato Borsistico e Finanziario. La Borsa, finisce con l’essere un vero e proprio barometro dell’economia in quanto, oltre ad indicare le aspettative di stabilità, di crescita o di crisi delle singole aziende, tende ad indicare le aspettative delle varie aziende considerate nel loro insieme. In tal senso ritornano particolarmente utili i più comuni Indici (Mib, Dow Jones, Nikkei), i quali altro non rappresentano che la media dei prezzi dei singoli valori considerati in una determinata unità di tempo, sia in generale sia in un determinato settore. La Borsa, inoltre, è anche il luogo dove le aziende, grazie al risparmio conferito direttamente soprattutto dalle famiglie si capitalizzano per effettuare gli investimenti funzionali al proprio sviluppo e a quello più generale dell’economia.


2. Come si investe in                Borsa?


Basta recarsi presso la propria banca di fiducia, aprire un conto corrente di corrispondenza ed un dossier nel quale verranno custoditi ed amministrati i titoli che si acquisteranno. Per acquistare le azioni è necessario sottoscrivere l’acquisto presso l’ufficio competente della banca. Successivamente via posta perverrà il contratto da cui risulteranno i titoli acquistati dal cliente attraverso la banca (chiamato nota informativa o fissato bollato). I titoli acquistati verranno inseriti nel dossier e contemporaneamente verrà addebitato il conto corrente dell’intestatario, nel quale avrà nel frattempo versato i fondi necessari alla copertura delle operazioni. In alternativa ci si può rivolgere anche a una SIM (Società di Intermediazione Mobiliare), intermediario, quasi sempre partecipato da una banca che opera direttamente in borsa e che ha sostituito i vecchi agenti di borsa.





3. Le modalità di     investimento (azioni,obbligazioni e strumenti derivati)

Nel mercato della Borsa ci sono tre tipi di investimento possibili: le azioni, le obbligazioni e gli strumenti derivati. Un’azione è il titolo rappresentativo di una quota di proprietà in un’impresa. Chi acquista un’azione diventa comproprietario (azionista) di un’impresa costituita sotto forma di società per azioni. L’azionista ha diritto a una parte degli utili, nonché a una parte del patrimonio residuo in caso di liquidazione della società. In quanto comproprietario, l’azionista è inoltre titolare di diritti di voto – in proporzione alla sua quota di capitale – alle assemblee generali della società stessa. Un’obbligazione è un titolo di debito emesso da una impresa o da un ente di diritto pubblico (stato, comune, ecc.). Chi acquista un’obbligazione diventa creditore nei confronti dell’emittente. Il detentore dell’obbligazione (obbligazionista) ha diritto al rimborso del titolo alla scadenza convenuta, nonché al pagamento di un interesse, versato di solito su base annua. La scadenza di un’obbligazione è tipicamente compresa fra 5 e 10 anni. 

Lo strumento derivato o semplicemente derivato (in inglese derivative) in finanza è un contratto o titolo il cui prezzo sia basato sul valore di mercato di un altro strumento finanziario, definito sottostante (come, ad esempio, azioni, indici finanziari, valute, tassi d'interesse o anche materie prime). Gli utilizzi principali degli strumenti derivati sono la copertura di un rischio finanziario (detta hedging), l'arbitraggio (ossia l'acquisto di un prodotto in un mercato e la sua vendita in un altro mercato) e la speculazione. Le variabili alla base della quotazione dei titoli derivati sono dette attività sottostanti e possono avere diversa natura: può trattarsi di azioni, di obbligazioni, indici finanziari, di commodity come il petrolio o anche di un altro derivato, ma esistono derivati basati sulle più diverse variabili, perfino sulla quantità di neve caduta in una determinata zona, o sulle precipitazioni in genere. I derivati sono oggetto di contrattazione in molti mercati finanziari, e soprattutto in mercati al di fuori dei centri borsistici ufficiali, ossia in mercati alternativi alle borse vere e proprie, detti OTC, over the counter: si tratta di mercati creati da istituzioni finanziarie e da professionisti tramite reti telematiche e che, di solito, non sono regolamentati.




4. Le Borse piu' famose al mondo 


Al primo posto con una capitalizzazione di 16.918 miliardi di dollari USA a dicembre 2012 c'è il NYSE Euronext, nato dalla fusione tra la Borsa di New York (New York Stock Exchange) e una serie di mercati europei. Il volume delle transazioni azionarie di questo mercato è davvero impressionante e rappresenta davvero il sogno del giocatore di Borsa. Oltre alla famosa Borsa di New York, che avrebbe comunque il primato anche senza questa fusione, NYSE Euronext controlla anche le piazze di Parigi, Amsterdam, Bruxelles e Lisbona.Il secondo posto della classifica è occupato dal NASDAQ, acronimo di National Association of Securities Dealers Automated Quotation. Il NASDAQ è un famoso esempio di mercato completamente elettronico, in pratica è una Borsa che funziona con una rete di computer.
E' famoso perché le principali aziende tecnologiche e innovative preferiscono quotarsi sul NASDAQ piuttosto che sul NYSE. Al terzo posto della classifica vi è la Borsa di Tokio (Kabutocho in giapponese). E' una borsa davvero molto grande con una capitalizzazione che supera abbondantemente i 3.000 miliadi di dollari USA e con più di 2.300 società quotate. E' anche una Borsa molto antica visto che è stata fondata nel 1878. In ogni caso a partire dal 1999 è stata completamente automatizzata e oggi è possibile operare solo in maniera elettronica. Per la stagnazione che ha colpito il Paese negli ultimi 20 anni, la Borsa di Tokio ha subito un certo declino ma rimane senza dubbio una delle più importanti al mondo. Al quarto posto c'è il gruppo composto dalla Borsa di Londra e la Borsa di Milano. Ovviamente la Borsa di Milano è una piazza secondaria, a scarsa capitalizzazione, mentre la Borsa di Londra è una delle principali piazze finanziarie mondiali e trascina, per così dire, i risultati di tutto il gruppo.

5. Indici di Borsa



Sono in pratica una rappresentazione numerica dei cambiamenti di valore di un portafoglio di titoli azionari prestabilito e spesso vengono utilizzati come termine di paragone (benchmark) per valutare le performance di molti investimenti. Gli indici azionari (in inglese Stock Index) possono rispecchiare diversi criteri di aggregazione. Possono essere globali se costruiti su società multinazionali come per esempio l’indice S&P Global 100. L’indice è nazionale quando invece rappresenta la performance del mercato o della borsa di una determinata nazione come nel caso dell’indice S&P Mib per la Borsa Italiana, lo S&P 500 americano o il Nikkei giapponese. Gli indici non solo danno un’informazione sull’andamento dei titoli ma possono anche determinare il valore di molti prodotti derivati, futures e opzioni o altre tipologie di investimento, costruiti sulla base dell’andamento degli indici più disparati.








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