LA
GLOBALIZZAZIONE
DEFINIZIONE:
La globalizzazione è un processo
economico per il quale mercati, produzioni,
consumi e anche modi di vivere e di pensare vengono connessi su
scala mondiale, grazie ad un continuo flusso di scambi che li rende
interdipendenti e tende a unificarli.
ORIGINI DEL FENOMENO:
La globalizzazione non è un fenomeno del tutto
nuovo. Fin dall'antichità gli uomini hanno cercato di creare mercati che
comprendessero regioni sempre più vaste. Per esempio, l’Impero romano realizzò
un’area di scambio incentrata sul Mediterraneo; nel Medioevo, le Repubbliche
marinare favorirono la circolazione delle merci tra Europa e Oriente Arabo.La
Gran Bretagna, in particolare, alla fine dell’Ottocento era riuscita a creare
un sistema economico di tipo capitalistico,
integrato a livello mondiale, con ampi movimenti di merci, persone e capitali.I
dati storici mostrano come la globalizzazione non sia un fenomeno recente: la
prima ondata di globalizzazione si ebbe tra il 1840 e il 1914, anche grazie
allo sviluppo di nuove tecnologie che resero il mondo "più piccolo"
come navi a vapore, ferrovie e telegrafo. . A partire dalla fine degli anni '70
si è verificata una nuova ondata di liberalizzazione del commercio mondiale,
anche attraverso accordi e istituzioni internazionali appositamente concepite
quali il GATT e successivamente il WTO finalizzate all'abolizione progressiva
delle barriere al commercio internazionale. La globalizzazione nasce
principalmente come fenomeno economico per
poi svilupparsi e diventare anche culturale
indicando genericamente il fatto che nell'epoca contemporanea ci si trova
spesso a rapportarsi con le altre culture, sia a livello individuale a causa di
migrazioni stabili, sia nazionale nei rapporti tra gli stati.
SVILUPPO E CRESCITA DEL FENOMENO:
Nell'immaginario collettivo la globalizzazione
è spesso percepita come un fenomeno progressivo, che si è andato sviluppando
nel tempo in modo naturale. Ma se con globalizzazione ci si riferisce a un
fenomeno specifico degli ultimi decenni, il concetto è tutt'altro che univoco e
consolidato.
Per quanto riguarda l'economia, per esempio, diversi autori sottolineano che il sistema degli scambi internazionali era più globalizzato negli anni precedenti il 1914 di quanto non sia attualmente.
Per quanto riguarda l'economia, per esempio, diversi autori sottolineano che il sistema degli scambi internazionali era più globalizzato negli anni precedenti il 1914 di quanto non sia attualmente.
In ogni caso, nella coscienza dei popoli il
fenomeno si sta consolidando insieme alla diffusione del punto di vista globale
ed all'impegno concreto per un mondo migliore al di là dei propri interessi
personali e dei confini nazionali.
ASPETTI ECONOMICO-INTERNAZIONALI
DELLA GLOBALIZZAZIONE:
Da un punto di vista economico la
globalizzazione è la tendenza dell’economia a diventare globale. Il commercio internazionale,
insieme agli Investimenti Diretti
Esteri (IDE), rappresentano due dei parametri fondamentali per
comprendere la globalizzazione economica. Nel secondo dopoguerra sono
costantemente cresciuti a tassi elevati,
aumentando il grado di apertura internazionale delle economie nazionali. Tale
grado di apertura commerciale viene calcolato come il rapporto tra la somma
delle esportazioni (X) e delle importazioni (T) sul Prodotto
Interno Lordo (PIL).
Un elevato grado di apertura del mercato
nazionale al commercio internazionale, se da un lato garantisce al paese una
più facile reperibilità dei fattori produttivi di cui necessita , dall'altro
espone il paese stesso alle ripercussioni di eventuali crisi economiche. Il
commercio internazionale cresce dal secondo dopoguerra in poi, grazie anche
alla riduzione dei dazi sulle merci e dei costi di trasporto.
La globalizzazione economica può essere
suddivisa in due ambiti distinti:
1. globalizzazione reale:relazione fra beni, servizi e fattori produttivi reali
2. globalizzazione finanziaria:relazione tra attività finanziarie.
A livello internazionale la volontà dei
Governi di sostenere la globalizzazione, comporta la cessione graduale di
governance in favore di organismi sovranazionali come ad esempio per il
Financial Stability Board. A livello regionale, assistiamo a partire dal 1992
all'integrazione finanziaria dell’Unione Europea, con una progressiva perdita
di autonomia decisionale dei governi nazionali nei campi della politica
monetaria.
ASPETTI ISTITUZIONALI DELLA
GLOBALIZZAZIONE:
L’accresciuta interdipendenza nei rapporti
economici e finanziari tra economie nazionali di tutto il mondo, produce
effetti anche sulla ridefinizione della sua regolamentazione e sul concetto di
bene pubblico globale. I diversi sistemi politici si uniformano a livello
istituzionale e a livello economico con un progressivo trasferimento di poteri
verso istituzioni sovranazionali.Una serie di iniziative regionali, hanno
portato:
1. alla conclusione di numerosi
accordi bilaterali
2. alla liberalizzazione concordata in sedi regionali (UE, North American
Free Trade Agreement-NAFTA)
PRO E CONTRO IL FENOMENO ;PUNTO DI
VISTA "NO GLOBAL":
La globalizzazione, favorisce lo sviluppo
economico di alcuni stati, in particolare quelli industrializzati e sviluppati,
attraverso guadagni e profitti provenienti dal decentramento. Esso consiste
nello spostare le industrie nei paesi sottosviluppati, dove la manodopera ha un
costo inferiore. Così facendo si offre un lavoro nei paesi più poveri ma le
multinazionali decentrano le loro industrie nei paesi in via di sviluppo che
non possono così svilupparsi.
L'odierno modello di globalizzazione è
contestato da alcuni movimenti no-global
e new-global.
Secondo i sostenitori del movimento no-global,
la globalizzazione causerebbe un impoverimento dei
paesi poveri, attribuendo sempre più potere alle multinazionali, favorendo lo
spostamento della produzione dai paesi più industrializzati a quelli in via di
sviluppo. Il tutto senza dare reali benefici alla popolazione del posto, anzi
distruggendone buona parte dell'economia.I new-global affermano che uno stato
nazionale, limitato entro i propri confini, non riesce più a dettare regole ad
imprese transnazionali, capaci di aggirare con la loro influenza ogni barriera
politica e condizionare le decisioni dei governi anche contro gli interessi dei
cittadini che li hanno eletti. Una delle proposte di questi movimenti è l'abolizione dei cosiddetti paradisi fiscali. Gli attivisti del movimento
precisano però che non sono contro la globalizzazione ma per un diverso modello
di essa, più solidale, che tenga più conto delle diversità culturali e non
cerchi di omologare tutto il pianeta sul modello occidentale.
LAVORO SVOLTO DA CUCU ANDREEA ALEXANDRA
CLASSE 4E.
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