martedì 23 febbraio 2016

I ragazzi che salvavano i libri - di Priscilla Tranquilli

Priscilla Tranquilli della IV E AFM ha scritto un articolo sull'esperienza di studentessa bibliotecaria, iniziata lo scorso anno scolastico, proseguita anche quest'anno, e pubblicato anche sul giornalino scolastico del "Fermi" di Tivoli , che potrete leggere anche cliccando sul seguente link:


Avete tempo per ascoltare una storia? Una di quelle storie che sembrano banali, che sono tratte dalla vita di tutti i giorni, ma che poi diventano determinanti, fatali, virali. Nello scorso anno scolastico, noi, alunni della IV E, siamo stati coinvolti e coordinati nel progetto finalizzato a riordinare i CIRCA 6000 libri della biblioteca del nostro istituto. Il titolo della nostra iniziativa è stato preso in prestito dal libro di Marcus Zusak, La bambina che salvava i libri , diventato il film Storia di una ladra di libri, ed è legato al modo in cui si è originato il nostro progetto, quasi per caso
La nostra scuola è un luogo di studio, ma anche di aggregazione sociale e di divertimento….e cè una biblioteca. Un giorno, qualche mese fa, sono sta- ti gettati per sbaglio dei libri. Ci siamo accorti di questo disguido giusto in tempo e abbiamo salvato i libri dalla sorte di finire in discarica. Poi i sia- mo presi lincarico di aiutare i docenti responsabili della biblioteca di istituto a riallestire il patrimonio librario.
Inizialmente non cera molto entusiasmo da parte nostra , immaginando ciò che ci aspettava, ma pian piano abbiamo abbracciato e fatto nostro questo progetto.
Di solito nell immaginario collettivo al concetto di biblioteca si associa spesso quello di luogo residuale, poco frequentato, se non da persone che vi si recano o per poter consultare testi specifici (di carattere scientifico,filosofico, letterario, ...) o addirittura per studiare in tranquillità, lontano da tutto e da tutti.
Oggi giorno questo fenomeno è ancor più avvertito a causa di internet che ha reso disponibile, a portata di click, il sapere.

La tecnologia ha portato noi giovani a dimenticare le biblioteche, intese quali luoghi ricchi di sapere e conoscenza. Significativa è in tal senso liscrizione apposta sulla porta di una delle più importanti biblioteche al mondo, quella di Tebe, città culla della cultura classica; la frase recita:<< Medicina per l’anima>>.
Abbiamo cercato quindi di fare un po’ nostro questo concetto cercando di rimodernizzare e rendere più attuale questo luogo che molto spesso non è amato dalla gran parte dei giovani perché non lo si conosce bene o con superficialità o perché ce lo raccontano come luogo che sa di antico, un po’ triste, dove vige il silenzio.
Cerchiamo così di dimostrare l’ in- fondatezza  di  questo  luogo  comune e potremmo anche dire : “ abbassa il volume della tua voce e alza quello della tua mente!!!” sinceramente …. meglio no?????
È stato così che, “remando contro corrente”, noi, gli alunni della classe terza E dello scorso anno, abbiamo iniziato questo lavoro di riordino dei libri, che è consistito, dapprima, nel recupero di alcuni testi che erano stati scartati e, successivamente, nella ri-catalogazione di tutti i volumi presenti nella biblioteca, nonché nell’ ottimizzazione dello spazio a disposizione attraverso una distribuzione più funzionale dei mobili nei quali sono custoditi i libri.
Passiamo ora alla parte un po’ più tecnica del nostro lavoro : il metodo di classificazione
I libri sono stati ordinati secondo la classificazione decimale Dewey, criterio ideato nella seconda metà del secolo scorso dal bibliotecario statunitense Melvil Dewey e che prevede che i libri vengano ordinati in base alla disciplina di cui trattano.
La cdd , è il sistema di classificazione p usato al mondo , in quanto adoperato dalle biblioteche p impor- tanti di ben 138 paesi , è un sistema decimale in quanto divide tutto lo scibile umano in 10 grandi classi numerate da 0 a 9 , ognuna delle quali si articola in 10 divisioni numerate a loro volta da 0 a 9 , ognuna delle quali si compone ha sua volta di 10 sezioni, anche esse suscettibile a loro volta di ulteriori suddivisioni.
La notazione è espressa in numeri arabi ogni numero si compone di tre cifre.
La prima cifra di ciascun numero rap- presenta la classe principale ad esempio 500 rappresenta le opere generali della scienza
La seconda delle tre cifre del numero indica la divisione :ad esempio il numero 530 indica opere generali sulla isica
la terza cifra di ciascun numero indi- ca invece la sezione: ad esempio il numero 532 rappresenta opere di fisica relative alla meccanica dei fluidi .
Convenzionalmente un numero non può essere costituito da meno di tre cifre , ma dopo la terza cifra può esse- re apposto un punto che permette la continuazione dalla divisione per 10 fino al livello di classificazione necessario.
Il vantaggio fondamentale della CDD è che ogni cifra è portatrice di uno specifico significato e questo non è un vantaggio da poco...in una qualunque biblioteca che adotti la cdd anche in assenza del bibliotecario chiunque conosca tale metodo troverà con facilità il testo che sta cercando.
Abbiamo così ri-creato la  biblioteca delFermi. Allopera di catalogazione sono seguite le didascalie relative alla collocazione dei libri e infine le immagini e le citazioni che hanno decorato la nostra biblioteca rimessa a nuovo.
Adesso, non vi manca altro che venire a vederla, e a leggere con noi.....

Priscilla Tranquilli IV e AFM e classe IV E




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