domenica 3 aprile 2016

Il rischio Brexit secondo Michela Giombi

Michela Giombi della IV E ha compiuto una ricerca sui vari pareri di politici ed economisti circa il rischio dell'uscita della Gran Bretagna dall'Unione Europea

USCITA DELLA GRAN BRETAGNA DALL’ UNIONE EUROPEA
Secondo il ministro delle Finanze finlandese Alexander Stubb, i referendum sono sempre imprevedibili, e la minaccia dell'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea è reale.
La possibile uscita della Gran Bretagna dall'UE potrebbe essere una catastrofe per l'alleanza economica e politica composta dai 28 Stati europei.  Il primo ministro britannico David Cameron ha annunciato che il referendum sull'adesione all'UE si terrà il 23 giugno 2016. I leader dell'UE a Bruxelles hanno discusso le richieste della Gran Bretagna riguardo le nuove condizioni della sua adesione al blocco europeo. Alla fine del summit sono state concordate le condizioni per le quali il primo ministro britannico David Cameron sosterrà la permanenza del suo paese nell'UE nel prossimo referendum. Il primo ministro britannico ha insistito su nuove condizioni in quattro aree: la concorrenza, la sovranità, la politica sociale e la gestione economica .
Il primo ministro inglese mette nero su bianco 4 proposte di riforma, come condizione per restare nell'UE. Tusk: Ora possono partire i negoziati.
Il presidente del Consiglio UE, Donald Tusk, ha reso noto che a breve partiranno le consultazioni bilaterali con i rappresentanti dei 27 Paesi membri sui 4 punti descritti da David Cameron come condizione essenziale per la permanenza del Regno Unito Nell'Unione Europea (BREXIT).
Nelle sei pagine inviate a Tusk, Cameron parla di 4 ambiti di riforme possibili: quello della governance economica, accusata di essere troppo eurocentrica; la competitività, con la richiesta di una maggiore libertà d'azione in tema di circolazione dei capitali, beni e servizi; la sovranità, con un livello nazionale che il primo ministro inglese vorrebbe nuovamente "più pesante" rispetto a quella comunitaria ed infine, aspetto di grande attualità, le politiche sull'immigrazione, con la mano libera che il Regno Unito chiede per la riforma del Welfare destinato ai cittadini stranieri immigrati.

ll quotidiano britannico Guardian ha scritto che David Cameron ha invitato i paesi dell’UE ad unirsi contro le forze che, secondo lui, rappresentano un pericolo per i valori europei e minacciano la sicurezza globale.

La Gran Bretagna deve votare contro l'uscita dall'Unione Europea per contrastare insieme agli altri paesi le aggressioni della Russia e della Corea del nord. Lo ha dichiarato il Primo ministro britannico James Cameron alla cena organizzata da Angela Merkel ad Amburgo.
"In un mondo in cui la Russia invade l'Ucraina e uno stato canaglia come la Corea del nord testa armi nucleari, noi dobbiamo fronteggiare insieme queste aggressioni ed utilizzare la nostra potenza economica per fare pressioni su ciò che calpesta le regole stabilite e minaccia la sicurezza dei  nostri popoli" ha detto Cameron, citato dal Guardian.
L'idea che l'Unione Europea sia in pericolo viene condivisa da sempre più influenti politici europei.
Nel pieno dello scontro tra i politici britannici, alcuni dei quali favorevoli all'uscita dalla UE, mentre altri sostenitori della permanenza di Londra nella UE, viene alla ribalta un nuovo argomento a favore di quest'ultimi. Consiste nel fatto che l'Unione Europea è destinata a sfaldarsi entro i prossimi 15 anni, quindi non avrebbe senso lasciarla ora.
"Alcuni ministri aggiungono un'altra affermazione a difesa di questa argomentazione: il Regno Unito provocherebbe la morte della UE e la colpa di questo scenario non è nell'interesse dei politici britannici. Quindi è meglio restare piuttosto che andarsene, l'Unione Europea sta collassando spontaneamente," — si afferma nell'articolo.   

Entro la fine del 2017 si terrà in Gran Bretagna un referendum ove si chiederà ai cittadini se vogliono restare nell'Unione Europea oppure se preferiscono lasciarla.
Voti Inglesi Per Leggi Inglesi. Il nome potrebbe suonare inoffensivo e il suo contenuto quasi ovvio. Al contrario, questa legge rivoluzionerà, e di molto, gli equilibri politici del Regno Unito.
BREXIT: LA MAGGIORANZA DEI BRITANNICI VUOLE L’USCITA DA UE (L’esito di un sondaggio vede vincenti i sì all'uscita dall'Unione Europea).
Per la prima volta in Regno Unito un sondaggio registra una maggioranza di favorevoli all'uscita del Paese dall'Unione Europea.
Dopo i fatti di Parigi dunque, il campione rilevato ha fatto pendere l'ago della bilancia (52% i sì e 48% i voti a sfavore) per quella che viene giornalisticamente definita Brexit, nelle settimane in cui il primo ministro Cameron ha già elencato i punti su cui è necessario rivedere la convenzione con l'UE.




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