venerdì 15 ottobre 2021

 LE FLUTTUAZIONI CICLICHE


Fino ad ora abbiamo considerato l’ evoluzione dei fatti macroeconomici nel lungo periodo , cioè  il periodo in cui i mercati trovano un equilibrio e la crescita è continua.
Come affermato da Keynes “ nel lungo periodo siamo tutti morti”. Le famiglie, le imprese e gli individui fanno fronte alla loro condizione giorno per giorno e molto spesso, nel lungo periodo, si trovano ad andare  incontro a periodi di espansione o crescita e periodi di recessione o ristagno.
Può Infatti accadere che le imprese licenzino ,che aumenti la disoccupazione , che il reddito cresca o diminuisca .
Questa situazione è definita fluttuazione ciclica o congiunturale, cioè una sequenza di periodi positivi che si alternano a periodi negativi
Si tratta perciò di un susseguirsi di fasi che partendo da un punto di svolta inferiore procedono verso  una fase di espansione che culmina ad un punto di svolta superiore , al quale segue una fase di recessione   al cui termine c’ è l’ inizio di un nuovo ciclo economico
Più dettagliatamente le fasi sono:
ESPANSIONE ,caratterizzata dal progressivo aumento degli investimenti, della produzione, del reddito e dell'occupazione;
CRISI ,  che distingue il culmine della fase positiva e l'inizio del declino dell'economia;
DEPRESSIONE periodo  nel quale il volume della produzione diminuisce progressivamente e con esso il reddito e l'occupazione;
RIPRESA: rappresenta il limite della fase di depressione, in cui la domanda aumenta e porta al rialzo tutte le altre variabili economiche.


LE FLUTTUAZIONI CICLICHE
Fino ad ora abbiamo considerato l’ evoluzione dei fatti macroeconomici nel lungo periodo , cioè  il periodo in cui i mercati trovano un equilibrio e la crescita è continua.
Come affermato da Keynes “ nel lungo periodo siamo tutti morti”. Le famiglie, le imprese e gli individui fanno fronte alla loro condizione giorno per giorno e molto spesso, nel lungo periodo, si trovano ad andare  incontro a periodi di espansione o crescita e periodi di recessione o ristagno.
Può Infatti accadere che le imprese licenzino ,che aumenti la disoccupazione , che il reddito cresca o diminuisca .
Questa situazione è definita fluttuazione ciclica o congiunturale, cioè una sequenza di periodi positivi che si alternano a periodi negativi
Si tratta perciò di un susseguirsi di fasi che partendo da un punto di svolta inferiore procedono verso  una fase di espansione che culmina ad un punto di svolta superiore , al quale segue una fase di recessione   al cui termine c’ è l’ inizio di un nuovo ciclo economico
Più dettagliatamente le fasi sono:
ESPANSIONE ,caratterizzata dal progressivo aumento degli investimenti, della produzione, del reddito e dell'occupazione;
CRISI ,  che distingue il culmine della fase positiva e l'inizio del declino dell'economia;
DEPRESSIONE periodo  nel quale il volume della produzione diminuisce progressivamente e con esso il reddito e l'occupazione;
RIPRESA: rappresenta il limite della fase di depressione, in cui la domanda aumenta e porta al rialzo tutte le altre variabili economiche.


Volendo analizzare l’ andamento della fluttuazione in un suo generico punto questo rappresenterà una  Congiuntura economica, cioè un punto preciso dell’ andamento ciclico del  sistema economico  in un dato momento. Essa sarà favorevole nella fase di espansione, sfavorevole in quella di depressione.
Il trend è  la linea  di interpolazione,  ovvero la media fra le fasi positive e negative,  nel lungo periodo del fenomeno analizzato.
Il susseguirsi delle fluttuazioni o oscillazioni del sistema economico costituisce dunque il ciclo economico, la cui caratteristica è la ricorrenza , ma non la regolarità, in quanto si sa che i minimi e massimi si ripeteranno ma non si sa quando.

Le cause che determinano le fluttuazioni economiche sono :
cause Esogene, determinate da  fattori esterni (ad esempio da fenomeni naturali), che influenzano  negativamente l'economia (basti pensare all'influsso esercitato sul clima dalle macchie solari che favoriscono o danneggiano i raccolti).
cause Endogene, cause che destabilizzano il sistema economico dall’ interno (ad esempio la capacità di sfruttare i capitali investiti)

Tra le teorie endogene , ricordiamo le teorie di Marx e Shumpeter.
Secondo Marx i cicli economici sono la conseguenza dell'ingiusta distribuzione del reddito tra lavoratori e capitalisti
Nella fase di espansione cresce l'assunzione di operai fino al raggiungimento della piena occupazione, la domanda di lavoro da parte dei capitalisti supera l'offerta; l'eccesso di domanda che ne consegue, fa aumentare i salari e diminuire l'aspettativa di profitti da parte dei capitalisti che  di conseguenza ridurranno gli investimenti. La diminuzione degli investimenti comporta un decremento della produzione, del reddito e dell'occupazione; l’aumento dei disoccupati fa abbassare i livelli salariali e migliora le attese di profitto.
Ciò significa che momenti di espansione  generano un miglioramento delle condizioni salariali in seguito
all’ aumento della domanda di lavoro che causa flessione dei profitti a cui segue il disinvestimento.


Schumpeter  realizza la Teoria della Sovracapitalizzazione,  secondo la quale l'andamento ciclico si spiegherebbe con la forte oscillazione degli investimenti, che vengono influenzati  delle innovazioni tecnologiche.
Infatti  l’innovazione è determinante per il mutamento industriale. Invenzione, secondo Schumpeter è qualcosa di puramente scientifico, mentre l’ innovazione è fare “qualcosa di nuovo” nel sistema economico, un nuovo prodotto o processo di produzione. L’innovazione è  dunque la risposta creativa delle imprese e non la semplice reazione adattiva al mutato contesto economico.

LE FLUTTUAZIONI CICLICHE
Fino ad ora abbiamo considerato l’ evoluzione dei fatti macroeconomici nel lungo periodo , cioè  il periodo in cui i mercati trovano un equilibrio e la crescita è continua.
Come affermato da Keynes “ nel lungo periodo siamo tutti morti”. Le famiglie, le imprese e gli individui fanno fronte alla loro condizione giorno per giorno e molto spesso, nel lungo periodo, si trovano ad andare  incontro a periodi di espansione o crescita e periodi di recessione o ristagno.
Può Infatti accadere che le imprese licenzino ,che aumenti la disoccupazione , che il reddito cresca o diminuisca .
Questa situazione è definita fluttuazione ciclica o congiunturale, cioè una sequenza di periodi positivi che si alternano a periodi negativi
Si tratta perciò di un susseguirsi di fasi che partendo da un punto di svolta inferiore procedono verso  una fase di espansione che culmina ad un punto di svolta superiore , al quale segue una fase di recessione   al cui termine c’ è l’ inizio di un nuovo ciclo economico
Più dettagliatamente le fasi sono:
ESPANSIONE ,caratterizzata dal progressivo aumento degli investimenti, della produzione, del reddito e dell'occupazione;
CRISI ,  che distingue il culmine della fase positiva e l'inizio del declino dell'economia;
DEPRESSIONE periodo  nel quale il volume della produzione diminuisce progressivamente e con esso il reddito e l'occupazione;
RIPRESA: rappresenta il limite della fase di depressione, in cui la domanda aumenta e porta al rialzo tutte le altre variabili economiche.


Volendo analizzare l’ andamento della fluttuazione in un suo generico punto questo rappresenterà una  Congiuntura economica, cioè un punto preciso dell’ andamento ciclico del  sistema economico  in un dato momento. Essa sarà favorevole nella fase di espansione, sfavorevole in quella di depressione.
Il trend è  la linea  di interpolazione,  ovvero la media fra le fasi positive e negative,  nel lungo periodo del fenomeno analizzato.
Il susseguirsi delle fluttuazioni o oscillazioni del sistema economico costituisce dunque il ciclo economico, la cui caratteristica è la ricorrenza , ma non la regolarità, in quanto si sa che i minimi e massimi si ripeteranno ma non si sa quando.

Le cause che determinano le fluttuazioni economiche sono :
cause Esogene, determinate da  fattori esterni (ad esempio da fenomeni naturali), che influenzano  negativamente l'economia (basti pensare all'influsso esercitato sul clima dalle macchie solari che favoriscono o danneggiano i raccolti).
cause Endogene, cause che destabilizzano il sistema economico dall’ interno (ad esempio la capacità di sfruttare i capitali investiti)

Tra le teorie endogene , ricordiamo le teorie di Marx e Shumpeter.
Secondo Marx i cicli economici sono la conseguenza dell'ingiusta distribuzione del reddito tra lavoratori e capitalisti
Nella fase di espansione cresce l'assunzione di operai fino al raggiungimento della piena occupazione, la domanda di lavoro da parte dei capitalisti supera l'offerta; l'eccesso di domanda che ne consegue, fa aumentare i salari e diminuire l'aspettativa di profitti da parte dei capitalisti che  di conseguenza ridurranno gli investimenti. La diminuzione degli investimenti comporta un decremento della produzione, del reddito e dell'occupazione; l’aumento dei disoccupati fa abbassare i livelli salariali e migliora le attese di profitto.
Ciò significa che momenti di espansione  generano un miglioramento delle condizioni salariali in seguito
all’ aumento della domanda di lavoro che causa flessione dei profitti a cui segue il disinvestimento.


Schumpeter  realizza la Teoria della Sovracapitalizzazione,  secondo la quale l'andamento ciclico si spiegherebbe con la forte oscillazione degli investimenti, che vengono influenzati  delle innovazioni tecnologiche.
Infatti  l’innovazione è determinante per il mutamento industriale. Invenzione, secondo Schumpeter è qualcosa di puramente scientifico, mentre l’ innovazione è fare “qualcosa di nuovo” nel sistema economico, un nuovo prodotto o processo di produzione. L’innovazione è  dunque la risposta creativa delle imprese e non la semplice reazione adattiva al mutato contesto economico.


Volendo analizzare l’ andamento della fluttuazione in un suo generico punto questo rappresenterà una  Congiuntura economica, cioè un punto preciso dell’ andamento ciclico del  sistema economico  in un dato momento. Essa sarà favorevole nella fase di espansione, sfavorevole in quella di depressione.
Il trend è  la linea  di interpolazione,  ovvero la media fra le fasi positive e negative,  nel lungo periodo del fenomeno analizzato.
Il susseguirsi delle fluttuazioni o oscillazioni del sistema economico costituisce dunque il ciclo economico, la cui caratteristica è la ricorrenza , ma non la regolarità, in quanto si sa che i minimi e massimi si ripeteranno ma non si sa quando.

Le cause che determinano le fluttuazioni economiche sono :
cause Esogene, determinate da  fattori esterni (ad esempio da fenomeni naturali), che influenzano  negativamente l'economia (basti pensare all'influsso esercitato sul clima dalle macchie solari che favoriscono o danneggiano i raccolti).
cause Endogene, cause che destabilizzano il sistema economico dall’ interno (ad esempio la capacità di sfruttare i capitali investiti)

Tra le teorie endogene , ricordiamo le teorie di Marx e Shumpeter.
Secondo Marx i cicli economici sono la conseguenza dell'ingiusta distribuzione del reddito tra lavoratori e capitalisti
Nella fase di espansione cresce l'assunzione di operai fino al raggiungimento della piena occupazione, la domanda di lavoro da parte dei capitalisti supera l'offerta; l'eccesso di domanda che ne consegue, fa aumentare i salari e diminuire l'aspettativa di profitti da parte dei capitalisti che  di conseguenza ridurranno gli investimenti. La diminuzione degli investimenti comporta un decremento della produzione, del reddito e dell'occupazione; l’aumento dei disoccupati fa abbassare i livelli salariali e migliora le attese di profitto.
Ciò significa che momenti di espansione  generano un miglioramento delle condizioni salariali in seguito
all’ aumento della domanda di lavoro che causa flessione dei profitti a cui segue il disinvestimento.


Schumpeter  realizza la Teoria della Sovracapitalizzazione,  secondo la quale l'andamento ciclico si spiegherebbe con la forte oscillazione degli investimenti, che vengono influenzati  delle innovazioni tecnologiche.
Infatti  l’innovazione è determinante per il mutamento industriale. Invenzione, secondo Schumpeter è qualcosa di puramente scientifico, mentre l’ innovazione è fare “qualcosa di nuovo” nel sistema economico, un nuovo prodotto o processo di produzione. L’innovazione è  dunque la risposta creativa delle imprese e non la semplice reazione adattiva al mutato contesto economico.

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