lunedì 11 dicembre 2023

Sacco e Vanzetti

 Nella classe quinta oggi affrontiamo, come tema di educazione civica, la tragica vicenda che quasi 100 anni fa ebbe come protagonisti Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, due giovani italiani immigrati negli Stati Uniti, accusati di un crimine che non avevano commesso e giustiziati sulla sedia elettrica nel 1927.

Molto illuminante il resoconto tratto dal sito dedicato ai due sfortunati anarchici, del quale riporto le parole, lasciando il link per approfondimenti al termine del post

Ferdinando Nicola Sacco nacque a Torremaggiore in provincia di Foggia il 22 aprile 1891. Emigrò in America nel 1908 a soli 17 anni. Si sposò con Rosina Zambelli e trovò lavoro in una fabbrica di calzature a Milford.

Bartolomeo Vanzetti nacque acque a Villafalletto, in provincia di Cuneo, l’11 giugno del 1888. Fece molti lavori, accettando tutto ciò che gli capitava. Lavorò in trattorie, in una cava, in un’acciaieria e in una fabbrica di cordami Conosciuto come uno spirito libero e indipendente. Nel 1919, si mise in proprio facendo il lavoro del pescivendolo fino al momento dell’arresto.

Nel 1916 Sacco e Vanzetti si conobbero ed entrarono entrambi a far parte di un gruppo anarchico italo-americano del Massachusetts. Dopo lo scoppio della prima guerra mondiale, entrambi insieme al gruppo anarchico fuggirono in Messico evitando la chiamata alle armi. Ritornarono negli Stati Uniti solo alla fine della guerra.

L’arresto di Sacco e Vanzetti

Nel maggio del 1920 Vanzetti organizzò un comizio, per protestare contro la morte avvenuta molto probabilmente per assassinio dell’anarchico italiano Andrea Salsedo. Insieme a Sacco fu arrestato, perché trovati in possesso di una rivoltella e di una pistola. Pochi giorni dopo furono accusati anche di una rapina avvenuta a South Braintree, un sobborgo di Boston, poche settimane prima del loro arresto. In quell’occasione furono uccisi il cassiere della ditta Slater and Morril, Frederick Albert Parmenter, e una guardia giurata, Alessandro Berardelli.

La condanna

Sacco e Vanzetti furono condannati a morte per omicidio, vittime del pregiudizio sociale e politico. Il tribunale doveva dare una rapida risposta all’omicidio e nel frattempo dare un segnale a tutti gli avversari del governo. I due italiani erano conosciuti per le loro idee politiche, anarchici e per aver partecipato a scioperi e agitazioni.

La riabilitazione

Cinquant’anni dopo, il 23 agosto del 1977, il governatore del Massachusetts, Michael s. Dukakis, emanò un proclama in cui riabilitava le figure dei due giovani dichiarando che “il processo e l’esecuzione di Sacco e Vanzetti devono ricordarci sempre che tutti i cittadini dovrebbero stare in guardia contro i propri pregiudizi […] con l’impegno di difendere sempre i diritti delle persone che consideriamo straniere per il rispetto dell’uomo e della verità”.







Per chi volesse approfondire :

Il discorso di Bart nel film di Giuliano Montaldo

La canzone con musica di Ennio Morricone interpretata da Joan Baez

La storia di Sacco e Vanzetti

La storia raccontata dall' AIVM

Wikipedia


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