Cambi: cosa sono
I cambi sono espressi generalmente come il rapporto
tra il valore di una valuta estera e quello della valuta nazionale. Ad esempio, se il cambio tra l’euro e
il dollaro è di 1,08, significa che un euro equivale a 1,08 dollari. Ad influenzare i cambi ci sono una serie di fattori,
tra cui:
· l’offerta e la domanda di
valute;
· i tassi di interesse;
· l’inflazione;
· la politica monetaria e fiscale dei Paesi;
· gli eventi geopolitici ed economici.
Viene da sé che le fluttuazioni dei cambi possono avere un impatto significativo sull’economia di un Paese, sul commercio internazionale e sugli investimenti.
Tipologie di cambi
I cambi possono
essere di diverse tipologie. La distinzione più
importante è sicuramente quella tra fissi o fluttuanti. Nel caso di cambi
fissi, il valore di una valuta è stabilito da un’autorità monetaria
e rimane costante rispetto ad altre valute. Al contrario, i cambi fluttuanti sono determinati dal mercato e
possono variare nel tempo in base alle condizioni economiche.
I cambi sono
fondamentali per le transazioni internazionali,
come il commercio di beni e servizi, gli investimenti esteri diretti e gli
scambi finanziari. Gli operatori finanziari, come le banche, le imprese e gli
investitori, infatti, monitorano costantemente i cambi per prendere decisioni
di investimento e gestire i rischi legati alle fluttuazioni valutarie.
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